Cesare Brandi, Introduzione, in Afro Basaldella , catalogo della mostra, Catherine Viviano Gallery, New York, 26 febbraio – 23 marzo 1963.

Cesare Brandi (1906 – 1988), critico e storico dell’arte, noto per essere stato il primo direttore dell’Istituto Centrale per il Restauro di Roma (1939), e soprattutto per aver elaborato l’etica della conservazione delle opere d’arte, che ancora oggi prevale a livello internazionale. Questa introduzione, a dire il vero tortuosa, con accenti lirici e in alcuni punti […]

Patrick J. Kelleher, introduzione alla Sala XIII, Afro, IN XXX Biennale Internazionale d’Arte, catalogo della mostra, Stamperia di Venezia, Venezia 1960, pp. 62-63.

Fu lo stesso Afro Basaldella a richiedere al vecchio amico Patrick Kelleher di scrivere questa presentazione, moderatamente elogiativa, per la sezione a lui riservata all’interno del catalogo della Biennale di Venezia del 1960. A posteriori, si può dire che questa Biennale fu una sorta di canto del cigno per l’arte dei pittori e scultori italiani […]

Dore Ashton, Art: UNESCO Mural, in “The New York Times”, 19 maggio 1959.

Dore Ashton (1928 – 2017), critica e storica dell’arte, acuta cronista della Scuola di New York, faceva parte della cerchia di amici americani di Afro Basaldella ed era una grande sostenitrice dell’astrattismo. Nella parte finale del suo articolo con grande intuito prefigura il cambiamento che avverrà nell’opera di Afro Basaldella. Il suo incarico come critico del […]

Afro Basaldella , Un pittore giudica l’architettura, in “L’Architettura III”, febbraio 1958, n. 28, p. 708.

L’articolo è un estratto di alcune considerazioni di Afro Basaldella sull’architettura, pubblicato nella rivista di Bruno Zevi “L’Architettura”. ————————————– Pittura e architettura – I miei quadri sono esposti in genere molto male. Non entro neanche in merito al malcostume della grandi esposizioni collettive dove le opere si affollano come in un gigantesco autobus: e, per amore […]

Lionello Venturi, Afro Basaldella , in Pittori italiani d’oggi, De Luca EditorI, Roma 1958, pp. 84-96.

Venturi scrive nel momento culminante della carriera di Afro Basaldella . Conoscendolo personalmente, intende verificare se sia possibile riconoscere l’artista, l’uomo, nei suoi quadri, dimostrando una fiducia pressoché totale nel principio espressionista: vale a dire che i quadri sono l’espressione dell’artista. E a volte non è neppure ben chiaro se Venturi stia descrivendo i dipinti […]

Lionello Venturi, Otto pittori italiani, 
De Luca EditorI, RomA, GIUGNO 1952, pp. 9-10.

Il Gruppo degli Otto nasce nel 1950 dalle ceneri del gruppo d’avanguardia Fronte Nuovo delle Arti, come risposta alla necessità che accomunava i pittori italiani Giuseppe Santomaso, Renato Birolli, Ennio Morlotti e Afro Basaldella , di tracciare una terza via in contrapposizione tanto con i neorealisti quanto con gli astrazionisti geometrici. Nel 1952, mosso dall’idea […]

Afro Basaldella : Indicazioni sulla mia pittura

Una forma pittorica può avere anche valore di apparizione? L’organismo rigorosamente formale di una pittura può contenere ala leggerezza, il respiro di una evocazione, l’improvviso soprassalto della memoria? E’ questo per me il problema; in questo consiste la irrequietezza continua che mi stimola a dipingere. Il quadro deve essere un modo chiuso; il “dramma” non può svolgersi che là dentro. […]

Alessandro Masi: 1929-1942. Afro Basaldella: dalla formazione agli anni romani

Afro-Libio Basaldella, più comunemente conosciuto con il nome di Afro Basaldella , nasce ad Udine il 4 marzo del 1912, terzogenito di Leo e Virginia Angeli. Suo padre pittore e decoratore precocemente scomparso nel 1918 trasmette al giovane l’amore per l’arte e in particolare per la decorazione murale. Afro Basaldella è considerato uno dei maggiori […]

Bruno Mantura: Afro Basaldella. 1943-1952

“A Venezia, tra il 1943 e il 1944, Afro Basaldella decise della propria sorte di pittore, anticipando quel processo di assorbimento della cultura artistica europea che fu il fatto caratteristico della vita intelletuale in Italia subito dopo la liberazione.” Così scriveva Marchiori a distanza di parecchi anni (1955) dalle date ricordate. Soprattutto dopo la fine […]

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