Afro: the Color of Emotion – Hermitage Museum, St Petersbourg 2009

Hermitage Museum – St Petersbourg – 2009  
Per la prima volta le opere di Afro sono esposte in Russia.  Il Museo dell’Hermitage di San Pietroburgo presenta, dal 19 maggio al 20 settembre 2009, la mostra “Afro: The Color of The Emotion”. È la prima volta che un museo russo dedica un’importante mostra antologica ad Afro Basaldella, uno dei maggiori protagonisti dell’arte del ‘900.
Una selezione di circa cinquanta opere, provenienti da collezioni pubbliche e private, ripercorre l’intera avventura artistica ed umana del grande pittore (nato ad Udine nel 1912), dagli esordi negli anni ‘30 fino agli anni ‘70.
La mostra è promossa dal Ministero per gli Affari Esteri e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dal Museo dell’Hermitage di San Pietroburgo e dall’Archivio Afro. L’organizzazione ed il catalogo sono de Il Cigno GG Edizioni.
La rassegna, curata dall’Hermitage e dall’Archivio Afro, ricostruisce l’esperienza artistica del pittore, mettendo in risalto “la celebrazione festosa di luce e di vita” presente nei suoi quadri, come messo in evidenza nel 1961 da James Jhonson Sweeney, allora direttore del Guggenheim Museum di New York, nella celebre monografia da lui dedicata al maestro italiano.

Il successo internazionale dei lavori di Afro è stato ampio a partire dai primissimi anni ‘50, quando l’artista si reca negli Stati Uniti ed inizia la ventennale collaborazione con la gallerista Catherine Viviano. La mostra presso il Museo dell’Hermitage di San Pietroburgo è un’ennesima, importante conferma del grande riconoscimento internazionale nei confronti del pittore italiano.Il percorso espositivo si svolge a partire dagli esordi figurativi negli anni ’30 fino alla definitiva contrapposizione tra Realismo e Informale dello stile di Afro, che viene documentata da una selezione dei più importanti dipinti degli anni ’50, quelli della lunga esperienza statunitense, per concludersi con le opere degli anni ’70 appartenenti all’ultimo periodo di vita del maestro, morto a Zurigo nel 1976.

Una particolare attenzione è dedicata alla sua vita personale, attraverso rare immagini scattate da importanti fotografi, quali Arnold Newman, Irving Penn, Milton Gendel, Frank Horvat, che hanno colto con i loro obiettivi sia attimi della vita quotidiana dell’artista, sia i suoi incontri con i più noti protagonisti del mondo artistico e culturale internazionale del Dopoguerra.

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